Contagiati. Solo la scrittura ci salverà.

L’eterno dibattito tra racconto e romanzo non troverà, forse, mai pace. Per quanto mi riguarda leggo entrambi i generi con la stessa bramosia di scoprire cosa frulla nella mente di altri scrittori. Mi piace il romanzo, ricco e articolato, leggo biografie, le mie predilette. Incontro difficoltà con il genere giallo-spionaggio-thriller  ma sto facendo progressi anche in questo senso. Le raccolte di raccolte hanno però un posto speciale nella mia personale classifica di gradimento. Oggi vi presento un titolo quanto mai attuale proposto da Edizioni Ensemble: Contagiati, di Andrea Mauri, giornalista Rai. Con 12 racconti che si leggono con un’altissima soglia di attenzione, Andrea ci porta nella psicosi collettiva del contagio. La paura, forse inconscia, che separa mariti da mogli, genitori contagiosi da figli deludenti. Nei suoi racconti troviamo  seni nutrienti di madri affettuose che diventano ricettacolo di batteri, il latte veleno trasmesso con l’inganno della vita. Ognuno è libero di interpretare il contagio nella direzione che più gli aggrada. Dodici storie visionarie  raccontano una forte ossessione per la malattia ma propongono la scrittura come unica terapia contro le infezioni della vita.

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