Venga a prendere un caffè da noi!!

Un rimando a un vecchio film di Alberto Lattuada per introdurre due parole sul Milan Coffee Festival che si svolge in questi giorni nel capoluogo lombardo. Il caffè non è più solo una bevanda ma si è trasformato in un’arte raffinata, in una scienza per esperti e neofiti, in un ingrediente che entra prepotente in cucina e si riserva un posto d’eccellenza.  Innovazione e nuove tendenze prendono forma nella tazzina, irrinunciabile strumento di degustazione che deve il suo nome ad un pittore dell’Accademia di Brera, Luigi Tazzini, diventato poi direttore artistico della Richard-Ginori. Era il 1896. La parola tazza sembra invece provenire dall’arabo “Tassah” e la sua diffusione in Europa risale al tempo delle crociate! Le prime tazze erano recipienti bassi, senza manico e senza pattino. Inizialmente il piattino non aveva solo la funzione da appoggio ma serviva anche per raffreddare il caffè prima di berlo.

Una curiosità: quando il caffè viene erogato dalla macchina per espresso, la tazzina deve avere una temperatura di circa 40°. Solo così le caratteristiche organolettiche della bevanda rimarranno invariate.

(immagine tratta da opuscolo Mumac – Museo della macchina per caffè)