La matita del Presidente

La matita, strumento per scrittura e disegno, è una mina custodita in una guaina di legno. Il vocabolo deriva dal latino lapis haematites letteralmente pietra di ematite. Prima della scoperta della grafite infatti si utilizzavano bastoncini di carbone o di ematite.

Forse non tutti sano che le matite copiative, un tempo, erano personali. Negli uffici c’era la matita del presidente, quella del vice, quella del contabile e via discorrendo. Naturalmente non tutti ne potevano possedere una e ovviamente se spariva una copiativa non era affare semplice. Era un prodotto molto diffuso tra la prima guerra mondiale e gli anni sessanta.

La copiativa ha una mina particolare fatta di grafite mescolata a sostanze chimiche. La caratteristica è quella di non essere cancellabile in nessun modo se non con l’abrasione. In tal caso va da sé che qualcosa è stato cancellato per essere sottratto alla memoria.

Era utilizzata prima dell’invenzione della penna a sfera e serviva principalmente per firmare atti pubblici, contratti e documenti. Oggi la utilizziamo regolarmente nella segretezza del seggio elettorale.