Riscoprire il valore del gioco

Oggi vi regalo qualche riga velata di nostalgia. L’ispirazione a questo pezzo mi è nata in metropolitana. Tre ragazzini seduti vicini, ognuno col suo cellulare, ognuno col suo ditino che smanettava sullo schermo. Niente condivisione, niente parole, nessuno sguardo di complicità. Autonomia e solitudine. Ho riflettuto allora sul temine “gioco”. Il gioco per definizione è un passatempo, un divertimento, un esercizio ricreativo che impegna sia la mente che il corpo. Alla base del gioco c’è sempre un desiderio di socializzazione, di stare insieme, di sfidarsi, di condividere. La condivisione è un concetto che torna spesso nei miei articoli. È un concetto cui tengo molto. Oggi sono un po’ spartite le sale giochi di un tempo, quelle con il tavolo da ping-pong, con la pista per le bocce, con il minigolf. Ma quanto sarebbe bello recuperare i giochi tradizionali, riacquistare un po’ la nostra storia, ritrovare un senso di appartenenza. Niente come giocare stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità. Attraverso il gioco i bambini si esprimono e crescono. Girotondo, le biglie, pari o dispari, nascondino…tutti giochi che si fanno almeno in due, giochi dove si ride, ci si diverte. Regalatevi una parentesi per tornare a giocare, come una volta, nelle sale giochi dove c’era un frastuono di voci e di risate. Potreste riscoprire il gusto di tornare bambini, liberi e spensierati.

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